Dal frammento...l'intero
11.06.2017
Perché affidarsi alla riflessologia plantare?
E' la prima domanda che mi sono posta, sia quando ho iniziato a ricevere trattamenti, sia quando, alcuni anni più tardi, ho deciso di studiare questa affascinante disciplina. Qui di seguito alcune possibili risposte, in base alla mia personale esperienza:
- La
riflessologia plantare considera "il frammento" (cioè il
piede) come sintesi dell'intero (quindi di tutto il corpo). Questa
lettura non è solo teorica: sin dall'antichità infatti, la pratica
dimostra che tutti gli organi e gli apparati del corpo umano, in
maniera precisa, hanno una "zona riflessa" sul piede
(sulla pianta, ma anche sul dorso). Questa visione del "piccolo
come sintesi del grande", mi ha sempre affascinata perché
ricompone l'immagine dell'essere umano come "intero" e non
come somma di singole parti, separate e non comunicanti tra loro.
- Un buon
massaggio del piede può aiutare a rilassarsi profondamente. Posto
che la finalità del massaggio riflesso non è solo quella del
rilassamento, tuttavia questo è un effetto non trascurabile: molte
tensioni infatti si accumulano proprio sotto la pianta del piede,
rendendolo teso, spesso dolente. E, come tutti sappiamo, i piedi
dolenti rendono difficile il riposo.
- Sotto
la pianta del piede termina, o inizia, buona parte dei meridiani
energetici (si veda glossario). Inoltre, i piedi hanno una funzione
importante nella circolazione sanguigna e linfatica: il solo atto
del camminare infatti, attraverso la compressione dei vasi produce
il ritorno venoso, cioè la risalita del sangue verso il cuore.
- I piedi
sono il nostro appoggio, la nostra radice nel mondo, il contatto
originario con la terra. Siamo umani perché ci "alziamo in
piedi", e questo istinto insopprimibile ci accompagna sin dalla
nascita. I piedi sono "innocenti", perché, come scrive
Erri De Luca, "non sanno accusare e non impugnano armi".